“Vogliamo trasmettere ai bambini la passione per lo sport”: queste le parole di Paolo Bernardini ed Emanuele Rossi, i due responsabili della scuola calcio della nostra nuova società.Paolo è all’interno della società da ben dieci anni, inizia infatti nel 2010 con l’ex Sanfatucchio dove ha sempre ricoperto il ruolo di allenatore; questo, invece, è il suo primo anno da collaboratore responsabile della scuola calcio insieme ad Emanuele Rossi. Emanuele conosce la società sin da piccolissimo in quanto è cresciuto e vi ha giocato fino alla categoria degli Allievi. Nel 2010 inizia la facoltà di scienze motorie e fa ritorno a Sanfatucchio, questa volta come allenatore; ha svolto qui vari incarichi, tra cui quello del preparatore atletico delle squadre agonistiche.Quest’anno ricopre esclusivamente il ruolo di responsabile: aspetto rinnovato rispetto agli anni precedenti nei quali il responsabile era spesso anche un allenatore; ora, invece, tale figura resta esterna al campo da gioco, seguendo e coordinando il lavoro degli allenatori di tutte le categorie.“Come scuola calcio cerchiamo innanzitutto di creare un progetto, in modo tale da avere per ogni categoria degli obbiettivi ben precisi. Attraverso il confronto degli allenatori capiamo quali sono le esigenze a livello socio-educativo e tecnico per avere delle linee guida comuni. Cerchiamo di dare ai ragazzi un’identità ben precisa e insegnargli un modello di comportamento che consideriamo ideale. Vogliamo trasmettere la passione per lo sport che non sia limitata solo al calcio; il nostro obiettivo è cercare di far crescere i bambini nell’idea che l’attività fisica è un aspetto fondamentale nella loro vita e che vada integrata a tutte le altre attività” spiegano i responsabili.“Definiamo un percorso dove inizialmente il bambino possa acquisire l’amore e la passione per lo sport; crescendo viene sempre più proiettato al calcio, per cui cerchiamo di unire la crescita psicofisica a quello che è il loro obiettivo, inserendo la componente tecnica attraverso modi di lavorare più complessi”.La scuola calcio è ripartita pochi giorni fa nel rispetto delle norme di sicurezza; quest’anno, inoltre, grazie alla fusione, il numero dei bambini è ovviamente aumentato e avere un’organizzazione migliore in termini di aiuto reciproco e di strutture è assolutamente positivo.Gli allenatori si sono incontrati e hanno avuto modo di confrontarsi quest’estate affinché la ripartenza potesse avvenire nel rispetto dei protocolli e in tutta tranquillità.Tuttavia, nonostante la nuova società disponga di tre campi (Sanfatucchio, Panicarola e Castiglione del Lago), abbiamo voluto che la struttura di Sanfatucchio restasse il punto di riferimento della scuola calcio in quanto vanta di impianti idonei allo sviluppo degli allenamenti, inoltre avere una struttura in comune è un aspetto importante affinché gli allenatori possano confrontarsi quotidianamente ed avere il materiale di cui necessitano sempre a loro disposizione.“Siccome l’obiettivo è quello di sviluppare la scuola calcio élite, per ogni categoria abbiamo previsto un allenatore qualificato coadiuvato da figure che per noi erano idonee a stare con i ragazzi e che per la maggior parte sono laureati o laureandi in scienze motorie. Inoltre, molti di loro sono cresciuti in questa società per cui ne conoscono l’identità e soprattutto, ciò ci inorgoglisce perché significa che ne conservano un buon ricordo” -spiegano i responsabili- “Inoltre, un’altra novità è quella di aver inserito nel nostro staff la figura del preparatore motorio nell’attività di base, ampliando così l’offerta formativa per i ragazzi; se prima era l’allenatore ad occuparsi di tutto, avere una figura specializzata significa essere più precisi e curare con maggiore attenzione il percorso di crescita dei nostri ragazzi”.
Di Roberta Paggetta